“Il mio nome è Angelo Novi”

“Ciò che conta è ciò che è, e ciò che è, è ciò che appare” (Pier Paolo Pasolini, Teorema).

La scena del grande cinema italiano si racconta attraverso la fotografia, rivelando ciò che è e ciò che appare negli scatti di un maestro. Nato a Lanzo d’Intelvi, nel comasco, Angelo Novi ha collaborato con i più importanti registi contemporanei, lavorando sul set di innumerevoli film da Mamma Roma a Il vangelo secondo Matteo, passando per Novecento, Ultimo tango a Parigi, L’ultimo imperatore, Il Tè nel deserto e ancora Il buono, il brutto, il cattivo, Giù la testa, C’era una volta in America

Dal 3 al 27 luglio, il Lake Como Film Festival, il festival del cinema di Como, dedica a Novi la mostra “Il mio nome è Angelo Novi” (in Piazza del Duomo a Como): 65 foto in bianco e nero per l’esposizione curata da Carlo Pozzoni e un documentario, Angelo Novi fotografo di scena, di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo.

L’occasione è quella unica di entrare in contatto con la poesia, attraverso scatti-icona capaci di raccontare tante storie e insieme ciò che conta davvero.