Il debutto di Margaret Howell a Firenze

I quadri di Allen Jones appesi alle pareti, preannunciano il forte interesse di Margaret per il design, in particolare per il design moderno inglese della metà del ‘900. Mobili vintage, sue riedizioni e accessori per la casa, diventano, insieme alla collezione d’abbigliamento, oggetti imprescindibili per raccontare il suo mondo, esposti all’interno del nuovo, nonchè primo, opening firmato Margaret Howell a Firenze. La boutique, ad opera dell’architetto William Russel dello studio Pentagram Architects, che ha progettato l’interno dello spazio di Piazza Carlo Goldoni prendendo ispirazione dal negozio di Wigmore Street, si affaccia sulla piazza, attraverso sei vetrine in cui sono allestiti capi di abbigliamento e oggetti di produzione inglese e italiana. “La boutique di Piazza Goldoni, in un bellissimo edificio nel cuore di Firenze, espone i nostri migliori prodotti realizzati in Inghilterra. La combinazione di ufficio e negozio a Firenze, ci permette di accorciare la distanza con i nostri fornitori italiani e di mostrare la nostra collezione a un pubblico internazionale”, ha dichiarato la Howell. Il negozio, infatti, si sviluppa su due livelli: il piano terra ha una funzione espositiva, il piano superiore ospita l’ufficio produzione dell’azienda. Un progetto del quale Margaret Howell, sembra essere molto soddisfatta: “Negli ultimi dieci anni ho lavorato con Will Russel sugli interni dei nostri negozi. Will è sempre riuscito a concretizzare le mie idee introducendo qualcosa che mai mi sarebbe venuto in mente, una sorta di visione dello spazio speciale. Il risultato è un rapporto di lavoro gratificante e di successo.”

Appendiabiti e mensole alle pareti e scaffalature Vitsoe raccontano la sua passione per l’architettura e per il design, che nel corso degli anni, l’hanno condotta alla realizzazione di una collezione per la casa, che riproponesse mobili degli anni ’50 e ’60. “Ancora oggi mi emoziono andando alla ricerca di oggetti che considero ben fatti e duraturi, in particolare i prodotti della metà del 20° secolo, come le lampade Anglepoise, i mobili Ercol e le posate in acciaio inox di Robert Welch, che rappresentano il meglio della nostra tradizione di design funzionale senza tempo”. Una predilezione per il gusto vintage che negli anni ’70 la convinse, se di convizione è giusto parlare, a creare una propria realtà produttiva, quella che oggi è interpretata dal brand che porta il suo nome, tanto amato da clienti d’eccezione come Paul Smith, Ralph Lauren, Browns e Joseph Ettedgui.

E’ in quegli anni che Margaret, scopre una camicia da uomo vintage, ne rimane talmente tanto affascinata da voler aprire subito uno studio di design e un laboratorio per la fabbricazione di camicie da uomo, conquistando ben presto una clientela fedele. “E’ stata quella camicia, scovata in un mercatino e finemente confezionata a darmi il coraggio che mi mancava”. Richiestissime negli USA e in Francia, tanto da motivare la Howell, a introdurre negli anni ’80, anche una collezione di camicie da donna. Oggi le collezioni donna e uomo sono le protagoniste di questa nuova boutique, pronta ad esibire orgogliosamente in tutta la sua autenticità, l’intuitivo mondo di Margaret.