BENVENUTA PASSIONE – INTERVISTA ALLO CHEF STELLATO QUIQUE DACOSTA

(Trovate l’intervista per intero sul nuovo numero di Book Moda Man)

Come si definisce Quique Dacosta?

Non credo sia una buona idea dare una definizione di me stesso. Professionalmente, posso dire di essere un cuoco che si dedica a creare una cucina creativa e a trasmettere una buona esperienza gastronomica. Il mio principio è quello di andare sempre oltre.  Sono un padre, un figlio, un fratello e un amico. La mia sensibilità e i miei valori inevitabilmente si riflettono nel mio lavoro. 

Come avviene il processo culinario di una sua tradizionale creazione?

La prima cosa da fare è avere un’idea. Questa idea può assumere differenti valori, ma è solo l’essenza il vero motore per creare qualcosa di nuovo. Raramente un prodotto è da sé un generatore di novità. Non sono una persona che si accontenta facilmente, pretendo molto da me stesso, voglio sempre di più. 

Qual è la sua più forte fonte di ispirazione?

Al giorno d’oggi, il mondo offre moltissime fonti di ispirazione, ma la mia più travolgente musa è dentro di me. Sono un grande osservatore, guardo profondamente i paesaggi che mi circondano, cercando di ricavarne la base su cui costruire le mie idee. È custodito tutto qui il segreto, il frutto della mia esperienza, di quello che ho fatto e di quello che ho imparato a fare.

Sin da piccolo trascorreva gran parte del suo tempo nel laboratorio di sartoria di famiglia, con sua madre e sua nonna. Che cosa l’ha spinta a non intraprendere quella strada?

È un lavoro molto creativo, mia mamma e mia nonna erano delle sarte con un talento da vendere; sono state loro probabilmente a trasmettermi la passione per la moda. Cerco comunque di seguire le tendenze del momento. Mi sarebbe piaciuto diventare stilista, magari un giorno darò vita a un mio marchio di abbigliamento, perché no, chissà cosa riserva il futuro!

A quali stilisti italiani e non, dedicherebbe un suo piatto?

Non mi chiedere di scegliere uno stilista. Ogni stilista che io ammiro è pura ispirazione per me. Se dovessi dedicare un piatto ad ognuno di loro, dovrei preparare un menù di degustazione completo di 40 pietanze, almeno.