Indimenticabile Elio

Elio Fiorucci, il cosiddetto “precursore di idee”, il “commerciante funky”, il “talent scout”, creatore di quella grande e allegra macchina da guerra a colori chiamata Fiorucci, è venuto a mancare.
Appena 80 anni compiuti ed una storia che irrimediabilmente è riuscita a segnare per sempre il corso della moda.

In anni in cui gli altri stilisti si trovavano alle prime armi, il coraggio e la curiosità di Elio Fiorucci ebbe la meglio su tutti e su tutto. “Al centro di una Milano rigida, tra le boutique di lusso, noi siamo arrivati con le minigonne, i colori, le luci e la musica alta. È stato uno shock per la città, ma pure la mia fortuna”. Furono anni gloriosi per il marchio, per ogni estrosa idea del suo creatore corrispondeva un successo, un grande successo: dalle famose galosce in plastica super colorate ai pantaloni attualissimi fino ai tanto amati angioletti, simbolo di pace e amore, quello di cui lui ne era l’autore. Negli anni Settanta e Ottanta era lui a dominare la moda, lo dimostrò in primis lo store che Elio aprì in Galleria Passerella a Milano: un luogo magico dove trascorrere il proprio tempo libero, dove poter essere travolti dallo “stile Fiorucci”, uno stile fatto di allegria e di semplice trasgressione, un punto d’incontro per i giovani che si ribellavano alle convenzioni, alla noia. Complice di questo grande “boom” targato Fiorucci, il frutto del suo girovagare per il mondo e Londra, la scoperta di Biba, di King’s Road, Carnaby Street. Il suo amore per quel casino che rompeva le vecchie regole, e quei negozi di abbigliamento tutti all’insegna dell’aristocrazia inglese o dello chic di Parigi, furono la sua fonte di ispirazione.

Servirebbero pagine e pagine per ricordare creazione dopo creazione, successo dopo successo il genio della moda pop tanto amato da Warhol. Indimenticabile, per sempre, sarà il suo nome, la sua storia, la sua filosofia di vita, la sua moda, una moda che gioiva e faceva gioire, che sprizzava buon umore, la sua vera identità.