Il lusso culturale di Antonelli Firenze

Per guardare l’intervista a Marco Berni, direttore Marketing Finanziario e Commerciale di Antonelli Firenze, clicca qui.

La scrittrice francese Muriel Barbery disse: “È un enigma che sempre si rinnova: le grandi opere sono forme visive che raggiungono in noi l’evidenza di un’adeguatezza senza tempo”. Quello che ha fatto e che ha voluto ottenere Antonelli Firenze con la presentazione della sua nuova collezione primavera/estate 2017 è un po’ la stessa cosa.

Incorniciando e appendendo al muro, come se fossero due opere d’arte, due pezzi chiave dell’archivio di vent’anni fa, quando l’azienda, a seguito del passaggio generazionale da parte di Luciano Antonelli (allora alla guida della Vicad, produttrice di biancheria) alle figlie Enrica e Roberta, produceva camiceria couture, o meglio table camicie. Ed in particolare di plissé. Oggi l’impresa Gossip di Castelfiorentino, con Antonelli Firenze, ha voluto riproporre quel prezioso tessuto, “un plissé in capo con delle particolarità diverse dal classico tessuto plissettato e poi cucito”, precisa il direttore Marketing Finanziario e Commerciale di Antonelli Firenze Marco Berni, con una capsule collection composta da 14 capi abbinabili tra loro: dalla giacca dal taglio smoking al gilet lungo, dagli abiti lunghi fino al ginocchio o fino alla caviglia al pantalone culotte, e poi i top dai tagli squadrati o avvolgenti con diverse scollature. La loro peculiarità, quindi, sta proprio nell’esclusivo procedimento di plissettatura, eseguita minuziosamente a mano singolarmente, con un risultato di una serie di effetti tridimensionali molto particolari, non ottenibili altrimenti in pezza. Oltre ad essere un tessuto iper pratico: no iron e lavabile in lavatrice. La capsule si inserisce perfettamente all’interno di una collezione, che, come sempre, punta ad un concetto di lusso pulito, elegante ed essenziale, o, come dice Marco Berni, “culturale”.

Di seguito i look della nuova S/S 2017.