La danza del cachemire di Lorena Antoniazzi arriva a Cortina

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Per inaugurare la nuova di boutique di Lorena Antoniazzi a Cortina d’Ampezzo cosa c’è di meglio di un evento nella settimana più glamour di tutta la stagione sciistica? Il 10 dicembre gli ospiti del brand umbro assisteranno, all’interno del nuovo store, ad una dance-live di due giovani danzatrici dell’Accademia di Danza Contemporanea di Milano, oltre ad avere la possibilità di assaggiare, con un cocktail ad opera dallo Chef stellato Antonio Petruzzi, i sapori dell’Umbria, zona d’elezione delle creazioni in cachemire di Lorena Antoniazzi.
La danza, il filo, il movimento, il cachemire… intrecci e disegni che esprimo appieno l’artigianalità italiana, valore portante del brand. Nella nuova boutique si respira un’atmosfera familiare, grazie all’utilizzo del legno del corten, ma ad impreziosire l’arredo sono le opere d’arte contemporanea di autori straordinari, ospiti anche della Galleria Artitalia di Luigi Proietti. Il sistema di tracciabilità dei capi e delle materie, già presente negli altri store di Lorena Antoniazzi, darà la possibilità al cliente di risalire a tutte le informazioni relative alle principali fasi di lavorazione dei capi grazie alla connessione dell’etichetta con un totem tecnologico.
“La boutique di Cortina, insieme alle recenti aperture di Sant Moritz e Ortisei, si inserisce in un intenso piano retail dedicato al ai luoghi del leisure e che prevede ulteriori aperture nell’anno – commenta Luca Mirabassi, l’AD e Presidente dell’azienda Produttrice del Brand – che confermano gli investimenti dedicati alle vetrine in location di pregio, in perfetta linea con la mission del nostro brand. La presenza nei luoghi dello shopping internazionale, oltre ad essere un opportunità che va a soddisfare una domanda dei prodotti italiani di qualità, conferma con orgoglio che il nostro prodotto resta sempre over the top per una clientela esigente. Segno evidente che il nostro fatto bene e fatto in Italia ha ancora un grande valore nello scenario internazionale. Come forte ed attrattivo rimane il nostro territorio naturalistico e culturale”.