Carla Fendi: signora della moda italiana

Le sorelle Fendi nel loro atelier in via Borgognona, da sinistra, Anna, Franca, Paola, Carla e Alda, © ANSA.

Le sorelle Fendi nel loro atelier in via Borgognona, da sinistra, Anna, Franca, Paola, Carla e Alda, © ANSA.

Dopo Laura Biagiotti e Krizia, ci lascia Carla Fendi, un’altra grande pioniera della moda italiana. Aveva ottant’anni ed era malata da tempo, soprattutto, dopo la morte – tre anni fa – del marito Candido, che aveva abbandonato la sua attività di farmacista per starle vicino, anche nel lavoro, non era più la stessa. Quarta delle cinque sorelle F e presidente onorario del Gruppo, era entrata in azienda negli anni ’50, fautrice della conquista del mercato americano e di quel legame indissolubile che unisce Fendi all’arte. Il sodalizio, consolodatosi negli anni ’80, con il Festival di Spoleto, l’evento più importante della cultura italiana del tempo, si deve a Carla e all’amicizia stretta con il maestro Giancarlo Menotti, ideatore del festival. Non solo, il suo amore per la musica e le arti si tramuta anche nella nascita – nel 2007 – della Fondazione a lei intitolata, che si occupa di supportare e sostenere il restauro e la difesa ambientale, la pubblicazione di opere e libri e progetti di valore sociale. “Nella mia esperienza di vita e di lavoro mi sono nutrita di bellezze estetiche, come costume ed evoluzione del sociale. Poi, questo rispetto per il bello l’ho dedicato alle bellezze artistiche che ci circondano: il bello come cultura e la cultura come linfa vitale. E come felicità, perché solleva lo spirito, è ossigeno in un mondo che ci travolge quotidianamente”, aveva dichiarato in un’intervista qualche anno fa e concludeva: “Questo è il mio credo e in questo metto tutte le mie energie”.