M Collective: nuovo opening e tanti progetti nelle parole della managing director Anna Casiraghi

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Nuova apertura per il concept store milanese M Collective. Dalla zona di corso Buenos Aires, dove era partita l’avventura circa due anni fa, il negozio si sposta nella più centrale piazza Fontana, vicino al Duomo, totalmente rinnovato nel look, ma sempre vicino al mood minimal che lo caratterizza e con uno spazio più ampio dedicato alle collezioni donna, accessori, gift ideas, beauty, tech, art&food, al piano terra, e alle collezioni uomo, al piano inferiore. E qui si trova anche la Black Room, vetrina sul mondo che mostra le novità commerciali e i trend del momento. Un progetto, quello alla base di M Collective, che punta tutto sulla ricerca e l’accessibilità dei prodotti selezionati per circa 200 brand presenti e una realtà tutta italiana che procede dritta sul cammino di crescita, guardando a un domani anche internazionale.
A raccontarci presente e futuro di M Collective la managing director Anna Casiraghi che ha soddisfatto tutte le nostre curiosità.

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Un opening che è un importante traguardo in un momento storico che potremmo definire non del tutto positivo per i concept store, qual è secondo lei il segreto di M Collective?
M Collective coniuga originalità ed esclusività a prezzi accessibili per tutte le tasche. Abbiamo pensato a chi non vuole necessariamente scegliere tra marchi di lusso e grandi catene massificate. È questo il segreto di M Collective, insieme alla possibilità di vivere un’esperienza integrata tra online e offline.

Quella proposta da M Collective è una shopping experience un po’ diversa, basata sul proprio carattere e sulle proprie necessità quotidiane, come è nata questa idea? 
Ogni giorno ci si può sentire diversi. Un giorno romantico, un giorno minimal e un’altro più eccentrici. Da qui nasce la suddivisione delle diverse collezioni in Much (elegante e ricercato, ndr), Minus (basic ed essenziale, ndr) e More (esagerato e stravagante, ndr) sia in store sia su mcollective.it.

Quali sono i criteri che seguite nella scelta dei brand?
Originalità, esclusività, innovazione, devono avere un giusto prezzo e una storia da raccontare.

Per festeggiare l’apertura di piazza Fontana M Collective presenta una speciale capsule collection realizzata con Silvian Heach, in cosa consiste?
Consiste in una selezione di capi e accessori in co-branding che permette di rappresentare tutti i tre stati d’animo di M Collective. Approfitto per ringraziare Silvian Heach e tutto il suo staff per la splendida e proficua collaborazione.

Tre aggettivi per descrivere il nuovo store.
Sorprendente, interattivo, divertente.

Oggi è impossibile prescindere dal mondo del web, in che modo M Collective si rapporta ed esso?
M Collective sta investendo molto sull’omnicanalità. Puoi vivere l’esperienza di shopping in negozio utilizzando anche lo smartphone e i totem touch collegati al sito web oppure puoi farlo comodamente, da casa o dall’ufficio, ritirando in negozio o chiedendo la consulenza delle stylist presenti.

Secondo lei, quanto ancora contano e quanto conteranno in futuro le celebri tre F (Fashion, Furniture and Food) che ci hanno fatto tanto apprezzare in tutto il mondo?
A mio avviso saranno sempre più importanti. Per questo stiamo lavorando per avere un respiro più internazionale, partendo comunque sempre da Milano e dall’Italia. Abbiamo tanto da raccontare e da far vivere.

Fin dall’inizio M Collective ha guardato all’estero, dimostrando il suo forte carattere internazionale, ci sono opening in previsione?
Sì, ne abbiamo due in previsione, entro il 2020 Shanghai e Riyad, mercati che da qualche mese stiamo testando con partner locali. Avere un partner in loco che ti apprezza e che ti accompagna è molto importante e spesso è la chiave del successo.

Ci sono altri progetti nel cantiere di M Collective?
Siamo un gruppo di persone giovani e molto affiatati. Pertanto, nuovi progetti sono all’ordine del giorno!