Gismondi 1754 e Fondazione Pangea Onlus: un gioiello per un gesto d’amore

parure_priaNel giorno dedicato universalmente all’amore Gismondi apre il suo cuore a chi ne ha più bisogno. Proprio così. Ancora una volta la storica e rinomata gioielleria di lusso, nata nel 1754 come argenteria e oreficeria religiosa, e diventata dal 2011 con Massimo Gismondi, CEO e Direttore Creativo della maison, un punto di riferimento per gli amanti dei gioielli preziosi, si fa da tramite per una giusta causa.
Giovedì 14 febbraio sarà infatti presentata ufficialmente un’edizione limitata dell’iconica collezione Prîa de Mâ, nata su iniziativa di Massimo Gismondi per sostenere cause benefiche, e destinata in questa occasione al progetto “Piccoli Ospiti” a cura di Fondazione Pangea Onlus. Che da anni si batte per sconfiggere l’emergenza della violenza assistita dai bambini.
Secondo i dati Istat del 2015 le donne italiane che hanno denunciato violenze subite dal partner, nel 65,2% dei casi hanno dichiarato che i figli hanno assistito ad uno o a più di questi episodi. Un dato allarmante, quindi: circa 800.000 minori in Italia hanno assistito a violenze del padre sulla madre. Tutto ciò può portarli nel corso della loro crescita ad avere insicurezze, sensi di colpa, depressione, mancanza di fiducia nel genitore e negli adulti, o addirittura ad essere aggressivi e ad emulare atti violenti o di bullismo già in età adolescenziale. Così come adulta. E a rendere questo fenomeno ancora più allarmante è il fatto che quest’ultimo sia considerato paragonabile ai casi di violenza diretta.
Mission di Pangea, perciò, cercare di ricostruire il rapporto genitoriale che c’è tra la mamma e i figli, fondato sulla fiducia reciproca e sulla serenità. Come? Offrendo loro un percorso di sostegno finalizzato al recupero definitivo del trauma. In luoghi sicuri e attraverso attività specifiche come laboratori ludico pedagogici, sostegno psicologico e molto altro ancora.
“Il tema dell’infanzia ci sta molto a cuore. Proprio per questo motivo abbiamo creato la linea Prîa de Mâ, un progetto che ha visto coinvolti proprio i bambini nella prima fase della creazione dei gioielli e che da anni sostiene progetti a favore dei più piccoli in difficoltà – racconta Massimo Gismondi – Da quest’anno abbiamo scelto di devolvere il ricavato delle vendite dei gioielli Prîa de Mâ delle boutique di Milano e Sankt Moritz a Fondazione Pangea Onlus, a favore di un nobile progetto che vuole restituire il futuro ai bambini che sono stati testimoni degli abusi subiti dalle loro mamme”. E che, come spiega Luca Lo Presti, presidente della Fondazione, “hanno il diritto di avere un futuro sereno. Questi bambini sognano insieme alla loro mamma un posto sicuro e protetto dove poter rielaborare le violenze subite insieme. Finalmente tutto questo sarà possibile anche in Lombardia, vicino a Milano. Sarà un Centro speciale per me e per Pangea perché lo dedicheremo a un grande amico che ha accolto un bambino al quale il papà ha ucciso la mamma. Il sogno di questi bambini e di queste mamme non può e non deve rimanere un sogno, deve diventare realtà”.

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Curiosità sulla storia di Prìa de Mä
Sì sa, che quando si è bambini una delle attività predilette durante la bella stagione è la raccolta di conchiglie e vetrini colorati lunga la spiaggia. Piccoli oggetti apparentemente senza un valore che per i bambini però, al contrario, risultano come rare pietre preziose, da conquistare con grande orgoglio. Così nasce la storia di Prìa de Mä. “In un soleggiato pomeriggio di primavera, a Boccadasse, uno dei più caratteristici borghi marinari italiani, un gruppo di bambini accompagnati dalle proprie famiglie popola la spiaggia, tra pietre e ciottoli, alla ricerca di quei vetrini colorati. Che una volta scelti vengono raccolti in sacchettini, ognuno con il nome del suo giovane ricercatore, e da lì vengono trasferiti nella fabbrica produttiva di Gismondi 1754, a Valenza Po. A questo punto, tra vetrini e diamanti, zaffiri e smeraldi non vi è più alcuna differenza. I bracciali vengono infatti realizzati seguendo la stessa lavorazione utilizzata nell’alta gioielleria. Inizia quindi la lavorazione artigianale da parte dei maestri orafi: le pietre vengono selezionate, tagliate, lavorate in base alle sagome e su ogni vetrino viene inciso il nome del bambino che lo ha raccolto”. Ed è così che i gioielli iniziano a prendere forma. Ed in particolare, la forma del cuore, in omaggio alla giornata di San Valentino, occasione in cui verrà presentata l’edizione limitata.

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Le precedenti collezioni Prîa de Mâ: