Il Museo Poldi Pezzoli di Milano si unisce alle celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci con una mostra dedicata alla cosiddetta Madonna Litta, dipinto attualmente conservato all’Ermitage di San Pietroburgo. Si tratta di un’opera che nei secoli è stata attribuita sia al maestro sia ai suoi allievi, in particolare Marco d’Oggiono e Giovanni Antonio Boltraffio, ma che, al di là delle controversie in merito al suo reale esecutore, è chiaramente e totalmente leonardesca. E soprattutto è un quadro che trasmette una grande emozione nella rappresentazione di una semplice madre che allatta con amore il suo bambino e calamita l’attenzione del visitatore che non si stanca mai di ammirarlo. Inoltre, l’allestimento dell’esposizione permette di metterlo a confronto con altri dipinti dello stesso soggetto realizzati in quello stesso periodo da seguaci dell’artista vinciano. Grazie al sostegno della Fondazione Bracco, la mostra ha fornito anche l’opportunità di sottoporre alcune opere a indagini scientifiche che hanno consentito di ricostruire i diversi modi di realizzare i disegni preparatori e i dipinti stessi da parte degli artisti del tempo. “Leonardo e la Madonna Litta”, in programma fino al 10 febbraio 2020, rappresenta anche l’occasione giusta per visitare uno dei più affascinanti musei del capoluogo meneghino. Proprio a Milano questo quadro era conosciuto nell’Ottocento per essere una delle meraviglie che davano lustro alla città: custodito nel palazzo di corso Magenta di proprietà dei duchi Litta, venne però acquistato dal museo russo nel 1865. Oggi torna nella città dove Leonardo fu attivo dal 1482 al 1499, la stella più preziosa della corte di Ludovico il Moro.