Al Mast di Bologna una mostra fotografica dedicata alle uniformi da lavoro

Oltre 600 scatti di grandi fotografi a documentare l’evoluzione della moda nel settore degli abiti da lavoro: “Uniform into the work/out of the work” è un progetto espositivo curato da Urs Strahel alla Fondazione Mast di Bologna fino al 3 maggio. L’uniforme è così indicativa dell’appartenenza a una categoria da passare spesso nel linguaggio comune per indicare un gruppo di persone: così le tute blu sono gli operai, mentre i colletti bianchi sono gli impiegati. L’esposizione si divide in due parti: una mostra monografica di Walead Beshty e una collettiva con i lavori di 44 fotografi. Irving Penn ritrae quelli che chiama piccoli mestieri, come il pescivendolo o il macellaio, Paola Agosti gli operai nelle officine della Fiat, Walker Evans gli scaricatori del porto de L’Avana. Alcune immagini sono messe a confronto per sottolineare le differenze e le similitudini tra i ruoli, come gli abiti da lavoro dei collaboratori di una piccola fabbrica svizzera fotografati da Barbara Davatz e le uniformi degli apprendisti del più grande rivenditore di generi alimentari della Svizzera immortalati da Marianne Müller, i colletti bianchi di Florian Van Roekel e le tute nere dei minatori cinesi di Song Chao. Alcune foto si focalizzano sugli indumenti protettivi, che sono al centro delle immagini sia del messicano Manuel Álvarez Bravo, sia di Hitoshi Tsukiji che si sofferma sui guanti di sicurezza della Toshiba, sia di Sonja Braas, di Hans Danuser e Doug Menuez che si concentrano sulle tute. Ben nove gli scatti di August Sander, considerato uno dei più famosi ritrattisti del XX secolo, che sottolinea la simbiosi tra persona, professione e ruolo sociale. Non mancano le uniformi vere e proprie come quelle del soldato, le vesti dei preti e delle suore e persino lo stile di abbigliamento di un personaggio politico come Angela Merkel. Infine, inconfondibile lo sguardo del grande Sebastião Salgado nel cogliere il momento di riposo di un operaio impegnato nelle operazioni di spegnimento dei pozzi petroliferi in fiamme durante la Guerra del Golfo del 1991.1-paola-agosti 8-walead-beshty-collector 9-walead-beshty-kunsthalle-director 10-walead-beshty-gallery-president 11-andre-gelpke 11-walead-beshty-museum-associate-curator 12-walead-beshty-art-consultant 12-weronika-ge%cc%a8sicka 14-irving-penn-les-garc%cc%a7ons-bouchers 16-helga-paris 18-herb-ritts