Triennale Decameron: come nel Trecento, affrontare l’epidemia narrando storie, ma in streaming

Raccontare novelle per trascorrere il tempo come accadeva ai protagonisti del “Decamerone” di Boccaccio che nel 1348 si rifugiarono in campagna per sfuggire all’epidemia di peste che imperversava in Firenze. È questa l’idea del progetto “Triennale Decameron: storie in streaming nell’era della nuova peste nera”, a cura del Comitato scientifico di Triennale Milano: Umberto Angelini, Lorenza Baroncelli, Lorenza Bravetta, Joseph Grima. Ogni giorno alle 17 viene proposto un video in diretta su Instagram che vede artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti confrontarsi su come affrontare questo periodo così difficile del nostro tempo, che ci pone di fronte a nuovi interrogativi e sfide. Oggi Lorenza Bravetta, membro del Comitato scientifico di Triennale Milano, dialoga con Antonio Ottomanelli e Maura Gancitano sul tema “Spazio pubblico in quarantena: l’imprevedibilità nella rete”; a seguire con Marco Petroni il tema “Il richiamo della foresta: il possibile prima e dopo la quarantena”. Domani giovedì 9, Tomás Saraceno dialogherà con Joseph Grima, direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, a partire da alcune domande del sociologo, antropologo e filosofo francese Bruno Latour per arrivare a ipotizzare chi e cosa “mettere in quarantena” permanentemente nell’era post COVID-19.

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