Nasce nel segno della libertà la nuova collezione di Elisabetta Polignano: una parola che ha assunto una forte valenza simbolica in questo periodo: “Una collezione a cui mi sono dedicata con energia, fiducia e attenzione al minimo dettaglio durante gli scorsi mesi primaverili, pensando alle mie muse di sempre, le mie spose, in nome di una libertà da ritrovare per continuare a vivere il nostro prezioso quotidiano”. La sposa che veste gli abiti firmati Elisabetta Polignano è una donna che ama girare per il mondo e per questo è attenta all’ecosistema e alla sostenibilità ambientale. A lei sono dedicate le attente lavorazioni artigianali che comportano un minor spreco di materiale, l’altissima qualità dei tessuti, nonché il rispetto sia per l’ambiente che per i lavoratori dell’intera filiera produttiva. Come sempre, sono tre le linee proposte. “Elisabetta Polignano” è la collezione haute couture che quest’anno sceglie tra gli altri di valorizzare un tessuto particolare che si usava negli anni Cinquanta, il radzmir, e gioca con plumetis, glitter, pizzi tridimensionali e a rete con piccole farfalle intagliate a mano. “Vision” è caratterizzata dalla leggerezza e dal movimento con tanto tulle e chiffon e fiori a rilievo simili a coralli a contrasto col pizzo chantilly. “Classic” rivisita i must del tessuto sposa: le organze, il mikado, lo chiffon, il cady, decorati da fiori stilizzati come conchiglie. Come sottolinea la stilista: “Una collezione fatta di armonia ed equilibrio, di leggerezza e piccole, inaspettate esplosioni di magia, che rendono unico ogni abito e ogni donna che lo indossa”.
