A Mantova Palazzo Te ospita una mostra dedicata al mito di Venere

Grazie alla riapertura dei musei consentita dall’allentamento delle restrizioni dovute alla pandemia, è finalmente visitabile a Mantova la mostra “Venere Divina. Armonia sulla terra”, organizzata da Fondazione Palazzo Te e Museo Civico di Palazzo Te, promossa dal Comune di Mantova con il patrocinio del MiBACT e con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, con il comitato scientifico composto da Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Claudia Cieri Via e Stefano L’Occaso e il catalogo edito da Skira. L’evento dedicato alla dea dell’amore e della bellezza è il naturale completamento della riflessione sul femminile iniziata nel 2018 con “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra” e proseguita nel 2019 con “Giulio Romano: Arte e Desiderio”. E la mostra inaugurata il 26 aprile è soltanto la prima fase di un progetto che prevede una seconda tappa dal 22 giugno con l’esposizione del capolavoro di Tiziano “Venere che benda Amore”, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma, e un terzo step dal 12 settembre al 12 dicembre 2021 con la mostra “Venere. Natura, ombra e bellezza”, a cura di Claudia Cieri Via, che approfondisce le origini del mito di questa divinità appartenente al pantheon sia greco che romano. La rappresentazione di Venere è protagonista nelle sale di Palazzo Te, una dimora cinquecentesca immersa nella natura sull’isola del Tejeto ai margini della capitale ducale, un luogo dedicato al riposo e ai passatempo intellettuali, ovvero agli otia, come è chiaramente dichiarato nell’iscrizione sul cornicione della camera di Amore e Psiche. Nelle sale del palazzo, le cui splendide decorazioni si devono soprattutto a Giulio Romano, si possono contare ben 28 raffigurazioni della dea, tra affreschi e stucchi, ma il percorso espositivo è arricchito anche da una scultura di Venere velata, appartenuta all’artista stesso e fonte di ispirazione per la Venere in stucco del soffitto della Camera del Sole e della Luna; e dall’arazzo che rappresenta Venere nel giardino con putti eseguito da tessitori fiamminghi su disegno sempre di Giulio Romano. Entrambe queste opere sono solitamente conservate al Palazzo Ducale di Mantova e ricordano, quindi, al visitatore che oltre alla mostra non si deve dimenticare di ammirare anche la città gonzaghesca, una delle perle del panorama artistico italiano, da esplorare in questi tempi così favorevoli al turismo di prossimità.

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