Charles James: Beyond Fashion

– 27 giorni al termine della mostra Charles James: Beyond Fashion allestita dall’8 maggio al Metropolitan Museum of Art di New York. Una retrospettiva dalla breve durata ma al contrario dai numerosi modelli (100 per la precisione) rende omaggio a lui, Charles James, una delle personalità più carismatiche dell’America durante i primi del Novecento, couturier per definizione anche se, l’appellativo più adatto sarebbe studioso. Perchè i suoi abiti sono qualcosa di più, paragonabili quasi a opere d’arte da indossare, come lui stesso amava definirle. Maestro del taglio, emblematici i suoi abiti con zip a spirale, le giacche bianche in raso, le ricche mantelle e i cappotti ornati da pellicce e ricami.

Oltre ai 100 modelli, il MET ha esposto ed espone tutt’ora anche schizzi e lavori parzialmente completati nel suo ultimo studio di Chelsea Hotel di NY, realizzati tra il 1929 e il 1978. Obiettivo della mostra: esaltare l’approccio matematico, scientifico e scultoreo adattato sugli abiti dal leggendario couturier. Metodi, che oltre a spiegare la scelta del titolo Beyond Fashion, raccontano quanto James fosse lontano dai concetti di moda e tendenza. E la mostra sposta l’obiettivo dietro le quinte, raccontando la sua biografia e il suo stupefacente studio meticoloso sulla sartorialità e sugli iconici vestiti da ballo, realizzati tra la fine del 1940 e i primi anni del 1950: Four-Leaf Clover, Butterfly, Tree, Swan e Diamond. Riaperti al pubblico dopo due anni di restauro, i nuovi spazi sono stati organizzati seguendo la struttura narrativa della mostra che include anche molte delle istantanee realizzate dal fotografo e costumista britannico Cecil Beaton, fedele contributor con i suoi scatti del successo di Charles James. Ma Beaton non fu l’unico personaggio di spicco ad ammirare i suoi ball gown, i grandiosi abiti da ballo. Tra l’alta società di quegli anni erano assidui frequentatori del salotto di Charles celebrità del calibro di Millicent Rogers, Austine Hearst, Dominique de Menil. Leggendari protagonisti di quegli anni che si riaffacciano dagli schermi di video e display, ritratti nelle sontuose creazioni ideate per loro da monsieur James.