BVLGARI: accessori di Alta Gioielleria

Nel segno dell’audacia, della forza e dell’eleganza, Bvlgari reinterpreta con una nuova chiave di lettura i dettagli iconici del brand, a partire dal serprente, tanto amato da Elizabeth Taylor, che negli anni ’60 chiese al suo gioielliere di fiducia di via Condotti a Roma, di crearle appositamente un bracciale Serpenti, che avrebbe indossato sul set di Cleopatra.

Arrivati alla primavera/estate 2015, la borsa Serpenti rappresenta ancora la novità: dalla forma compatta, la nuova versione è dotata di nuovo manico e di una tracolla a catena, permettendone l’utilizzo sia a braccio che a mano. Nuova è anche la palette di colori che propone il vaniglia francese, il rosso scarlatto e il rosa orchidea e per il serpente, invece, oro e argento, lampone rosa e nero abbinati a toni cupi e lucenti quali la malachite, l’ametista e la giada viola che richiamano gli occhi dei serpenti.

Presenta, inoltre, una finitura opaca di coccodrillo, morbida al tatto, frutto di un lungo ed elaborato processo di lavorazione a mano. I modelli Serpenti sono anche impreziositi con galuchat – pelle di razza lavorata- una rifinitura delicata e al tempo stesso luminosa.

Non solo, la maison crede fortemente nei valori del suo dna e nelle icone che gli hanno fatto raggiungere tale successo e, nella nuova collezione come elegante chiusura, il serpente, viene spesso sostituito dalle Monete Tubogas, simbolo di bellezza classica di raro valore sin dagli anni Sessanta. Le monete romane appaiono sulle borse a due soffietti in varie dimensioni e colori: dal nero al mandorla tostata e nel lilium rosa in vitello pieno fiore, ma anche in una versione più esotica: Bois de rose per il pitone e argento per il karung.

In occasione di un work-into-week-end la proposta è Bvlgari-Bvlgari, una (quasi) maxi bag, pratica e dal lussuoso aspetto: i modelli in vitello e pitone sono dotati di un cinturino versatile, regolabile grazie ad una catena-e-pelle che permette un doppio utilizzo.

Se non adibiti ad elegante chiusura, i Serpenti Tubogas, in smalto nero, grazie alla loro lavorazione a spirale, avvolgono la pochette da sera, realizzata in prezioso Galuchat. Questa pelle esotica prende il nome dal maestro artigiano Jean-Claude Galuchat che la ideò mentre lavorava alla corte di Luigi XV, ma la particolarità è tutta nella lavorazione: tecniche antiche insegnano che dopo una serie di bagni necessari per ottenere una tonalità perfetta, la tessitura viene esaltata grazie al platino, coperto da una pellicola di metallo compresso cosparso in high-glam 3D con effetto iridescente.

Dall’archivio degli anni Settanta riemerge la Minaudière Melone, vera e propria espressione artistica per via delle oltre 18 ore di minuzioso lavoro che richiede il processo di intaglio. Dalla linea di gioielli, Musa diventa una collezione di borse cocktail in lucertola lucida, dotata di chiusura con taglio Takhti, reinventato da Bvlgari, in ricordo dei tetti dei palazzi dei Maharaja.

Musa, insieme a Serpenti e Diva identificano inoltre le nuove linee di occhiali, dallo stile cat-eye, esotico e…da diva. A completare il look firmato Bvlgari una collezione di foulard, che ancora una volta, reinterpretano l’iconico serpente, con effetti grafici e ottagonali con Immortal Elisir e in una versione più romantica con Luxory Stripes.

La maison prende in prestito dall’Alta Gioielleria dettagli preziosi che arricchiscono una collezione di accessori pensata per una donna dalla verve innovativa.