Parola d’ordine? Naturalezza! Intervista a Roberto Farruggia, direttore dell’atelier Aldo Coppola

Qual è il primo consiglio che dà alla futura sposa?

La naturalezza! Quel giorno la sposa è al centro dell’attenzione, come solitamente non accade, inoltre l’abito e il suo aspetto in generale sono diversi dal solito, quindi non deve eccedere con l’acconciatura, perché non si sentirebbe a proprio agio. Deve essere pulita, semplice, meglio togliere che aggiungere (“less is more”, come dice Giorgio Armani). Comunque, le acconciature troppo costruite non fanno parte del mio stile. Quando arriva da me la futura sposa la prima volta parlo a lungo con lei, perché voglio capire la sua personalità, poi considero il viso, la figura e l’abito. 

Quali sono le tendenze per l’acconciatura sposa?

Attualmente i capelli sciolti: la maggior parte delle donne non vuole più raccogliere i capelli. Per esempio, nel caso di Michelle Hunziker, le ho lasciato le chiome sciolte, ma spostate su di un solo lato, fermandole con delle rose. Per chi preferisce invece i capelli raccolti, consiglio gli intrecci; per esempio, nel caso di Ludovica Caramis, per le sue nozze con il calciatore Mattia Destro, ho fatto una pettinatura completamente tirata davanti, con una treccia a spiga di grano avvolta in modo da formare uno chignon sul dietro. Vorrei sottolineare tra l’altro che in tanti anni di professione lei è stata la prima ad accettare il tirato, al massimo si adattano al tirato morbido. È vero che Ludovica è bellissima, però anche un viso dai lineamenti non perfetti può essere valorizzato da un’acconciatura che lo lascia completamente scoperto.

A proposito di naturalezza, tingere i capelli è consigliabile o no?

Bisogna tenere il proprio colore, quello cui si è abituate, che sia naturale, o che sia artificiale. Proprio perché il giorno del sì la sposa deve essere naturale, non troppo diversa dal solito. Ovviamente, si possono valorizzare le acconciature con dei punti luce, molto utili alcuni colpi di colore per dare un effetto tridimensionale, invece che piatto, a un intreccio. Concludendo il discorso sulla naturalezza, non si pensa mai al marito nelle scelte che riguardano il matrimonio, ma invece il suo parere è importante: nessun uomo vuole vedere la futura moglie diversa il giorno delle nozze, vuole trovare sull’altare “lei”, la donna con cui vuole condividere la vita.

Non basta? L’intervista completa la potete trovare sul N.47 di Book Sposa.