The Nude Prize

A Milano, in uno dei più importanti centri culturali, Palazzo Reale, ha avuto luogo martedì 18 novembre la decima edizione del Premio Furla, nato dalla partnership tra la Fondazione Furla e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, con l’obiettivo di dare maggiore visibilità e sostegno agli artisti emergenti, nello specifico, garantisce una panoramica esaustiva della creatività contemporanea del Paese. In occasione dell’edizione 2015 il Premio si trasferisce a Milano in partnership con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale, in collaborazione con Fondazione Querini Stampalia, Camera della Moda Italiana, miart e Viafarini.

E ad una delle più attuali figure di arte contemporanea quale è Vanessa Beecroft, è stata aggiudicata la nomina di madrina dell’edizione 2015 dal titolo The Nude Prize, nonché di Presidente della giuria internazionale; a lei è stato dato il compito e l’onore di decretare i vincitori del Premio Furla.

“La giuria ha riflettuto a lungo sulle opportunità offerte dal Premio Furla: la residenza presso SOMA in Messico e la mostra retrospettiva a Palazzo Reale a Milano nel marzo 2015, così come la produzione completa di un nuovo progetto d’opera. 
Si è cercato di capire quale artista avesse il potenziale per beneficiare di queste opportunità e chi tra i cinque finalisti potesse rispondere al meglio ai diversi contesti messi in campo dal Premio. Il lavoro prescelto crea un ponte tra la storia e le istanze del presente più rilevanti in Europa e nel mondo. Esplora questioni come la migrazione (immigrazione/emigrazione), le pratiche d’archivio nei musei, la memoria e la costruzione culturale di questi temi, controbilanciando il modo in cui sono normalmente trattati nella società dei mass media e introducendo nuove prospettive.
 La giuria ha il piacere di consegnare il Premio Furla a Maria Iorio e Raphaël Cuomo”, ha comunicato di comune accordo la giuria internazionale, composta da Vanessa Beecroft nel ruolo di Presidente, Teresa Gleadowe (Presidente, Nottingham Contemporary, Nottingham), Barbara Hernandez (Direttore, SOMA – Città del Messico), Alya Sebti (Direttore Artistico, Quinta Biennale di Marrakech) e Benno Tempel (Direttore, Foundation Gemeentemuseum Den Haag, The Hague).

Insieme ai vincitori delle nove edizioni precedenti, la giovane coppia selezionata da Virginie Bobin e dal curatore italiano Simone Frangi, dovrà realizzare l’opera proposta in progetto, che interamente prodotta dalla Fondazione Furla, verrà esposta alla mostra che si terrà a Palazzo Reale dal 5 marzo al 12 aprile 2015.

Successivamente, il lavoro dei futuri vincitori non solo parteciperà alla prossima edizione miart (Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea, a Milano dal 9 al 12 aprile 2015), ma sarà anche presentato in anteprima, presso la Fondazione Querini Stampalia a maggio 2015, in concomitanza con la 56. Biennale di Arti Visive di Venezia.

Ma le sorprese per i vincitori non sono ancora finite, perché grazie alla partecipazione a un progetto di residenza d’artista della durata di tre mesi, potranno studiare e lavorare all’estero, in occasione di questa edizione presso Soma a Città del Messico, la cui residenza è stata affidata, ancora una volta, a Viafarini attraverso il programma VIR Viafarini-in-residence.

Giovanna Furlanetto, Presidente di Fondazione Furla e Furla S.p.A., una delle figure principali intervenute alla conferenza stampa, ha dichiarato: “La decima edizione del Premio Furla è un traguardo importante, che testimonia l’impegno e la passione che in questi quindici anni la Fondazione Furla e Furla S.p.A. hanno profuso a sostegno degli artisti emergenti in Italia – ha sottolineato Giovanna Furlanetto, Presidente di Fondazione Furla e Furla S.p.A. – La scelta di portare il Premio a Milano, da sempre capitale della creatività contemporanea, corrisponde alla volontà di continuare a investire sulla crescita di questo progetto, rendendolo un appuntamento sempre più internazionale e un punto di riferimento imprescindibile nel percorso delle nuove generazioni di artisti e curatori. Siamo quindi felici di avviare una collaborazione con il Comune di Milano e Palazzo Reale, interlocutori preziosi con cui condividiamo l’impegno al sostegno dei giovani artisti con l’obiettivo di valorizzarne capacità, idee e visioni”.

Anche Filippo Del Corno, assessore alla cultura si è dimostrato entusiasta di questa iniziativa:” Milano è orgogliosa di poter annunciare questa nuova partnership, realizzata con una delle realtà più attente alla valorizzazione della creatività e alla promozione delle nuove generazioni nell’ambito dell’arte contemporanea. Il Comune condivide con il Premio Furla i valori della formazione e dello scambio tra esperienze artistiche e professionali diverse, un ulteriore esempio di come pubblico e privato possono lavorare insieme per la città.”

The Nude Prize non è altro che frutto della creativa immaginazione di Vanessa Beecroft, e Jeffrey Deitch ha voluto precisare: “Il nudo è uno dei motivi classici dell’arte, che risale al mondo antico e Vanessa Beecroft ha mostrato come questo motivo tradizionale può essere reinventato da una prospettiva contemporanea. L’arte più convincente celebra e contemporaneamente sovverte la tradizione artistica”.

Chiara Bertola, ideatrice e curatrice insieme a Giacinto di Pietrantonio e Yuko Hasegawa della mostra-retrospettiva Premio Furla 2000-2015, è stata una delle figure principali intervenute durante la conferenza stampa: “Mettendo in scena le opere dei vincitori, la mostra racconterà la qualità e la diversità dell’arte italiana che conferma la sua attualità nell’affermazione delle differenze, quanto mai necessarie a ridefinire le identità nel mondo globalizzato. Pittura, scultura, installazione, video, performance, disegno, suoni, colori, materie antiche, moderne e postmoderne sono gli elementi delle opere che si vedranno nella mostra, a testimonianza sia del Premio Furla e della sua storia, che del contesto sociale e culturale in cui queste opere hanno avuto la loro genesi .”