La Palma d’Oro festeggia 60 anni. Book Moda ripercorre tutte le tappe più significative

Nel 2015 l’ambita Palma d’Oro compie sessant’anni e Chopard, partner ufficiale dal 1998, ha pensato bene di creare una nuova linea di gioielli della Green Carpet Collection dedicata al sessantesimo anniversario di questo storico premio. Nel 2014, per celebrare The Journey, progetto mirato al lusso sostenibile, ad opera di Livia Firth e sostenuto da Chopard, la maison ha presentato la prima Palma d’Oro Fairmined, realizzata con oro etico estratto nel rispetto dell’Uomo e dell’ambiente. Ma la Palma d’Oro non ha sempre assunto la forma nobile che presenta ora, nel corso degli anni è stata sottoposta a diversi cambiamenti:

– 1954: la Giuria del Festival attribuiva al migliore regista della selezione un Gran Premio del Festival Internazionale del Film. Al vincitore veniva consegnata un’opera di un artista in voga, come ad esempio il quadro figurativo di un pittore o vasi di Sèvres. Nello stesso anno Robert Favre Le Bret, ex Delegato Generale, propose ai gioiellieri di creare un trofeo ispirato al motivo della palma, in riferimento alle palme della Croisette e allo stemma della città (la palma figura sullo scudo che evoca la celebre leggenda di Saint Honorat. Quando, poco prima dell’anno Mille, il villaggio di Cannes fu ceduto all’Abbazia di Lérins, sull’isola Saint Honorat, al largo delle sue coste, la palma, che era l’emblema dell’Abbazia, divenne anche quello della città. Fiera e vittoriosa, simbolo dell’albero sul quale si arrampicò Saint Honorat affinché il mare potesse ripulire l’isola dai serpenti che la infestavano). Fu selezionata l’opera di Lucienne Lazon che disegnò una palma a quattro mani con Jean Cocteau, a quel tempo Presidente della Giuria e Consigliere.

– 1955: viene consegnata la prima Palma a Delbert Mann per il suo ruolo nel film Marty;

– 1964: il trofeo scompare per dieci anni e il Festival decide di riproporre come ricompensa il Gran Premio e il diploma;

– 1968: per la prima volta nella storia del Festival non viene consegnata nessuna ricompensa;

– 1974: Francis Ford Coppola fu l’ultimo personaggio ad aver ricevuto un’opera d’arte ed un diploma, per il suo film La conversazione;

– 1975: ricompare la Palma su richiesta dell’allora Delegato Generale Maurice Bessy, che la desiderò ancora più lussuosa: adagiata in uno scrigno di marocchino rosso pieno fiore, capitonné di daino bianco;

– 1980: da forma arrotondata, la base sulla quale poggia diventa successivamente una piramide;

-1992: Thierry de Bourqueney, decide di ridisegnare la Palma e quindi anche la sua base, optando per il cristallo tagliato a mano;

– 1993: per la prima volta nella storia del Festival, a ricevere la Palma è una donna, la neozelandese Jane Campion con il film Lezioni di Piano. Gilles Jacob, presidente del Festival dal 2001 al 2014, ricorda: “Jane è femminista, ha fatto notare con piacere che è la prima donna a essere premiata. La soprannominerò “Lady Palma d’Oro”!”.

– 1997: Chopard inizia il sodalizio con il Festival, grazie all’apertura sulla Croisette di una boutique, inaugurata proprio durante la manifestazione. Caroline Scheufele racconta: “Durante il mio primo appuntamento con Pierre Viot, l’allora Presidente del Festival, ho visto la Palma proprio dietro di lui, nel suo ufficio. Ho chiesto di poterla osservare più da vicino e notando il mio interesse, Pierre Viot mi ha chiesto se volessi proporgliene una nuova versione, un “restyling” per così dire. Felice dell’idea, mi sono subito messa al lavoro con passione!”

La Palma si alleggerisce ma acquisisce più volume e profondità, lo stelo è disegnato in modo che all’estremità formi un cuore, elemento iconico all’interno delle collezioni Chopard. Dal 1998 al 1999 le Palme sono in vermeil, una base d’argento dorato 30 micron di oro fine che successivamente ottiene il suo peso in oro 18 carati, 125 grammi. Non solo, Caroline per conferire maggior prestigio al trofeo, ne aggiunge una base di cristallo di rocca, la cui forma ricorda un diamante taglio smeraldo. Marc Couttet, direttore del dipartimento creazione dell’Alta Gioielleria di Chopard, commenta con entusiasmo il nuovo aspetto: “La Palma oggi è dinamica, ben disegnata, allegra, innamorata con il suo cuore scolpito nel taglio dello stelo e così glamour sul suo letto di cristallo! Il cristallo di rocca sul quale poggia la Palma è un simbolo che riveste la stessa importanza del trofeo. Il materiale duro e trasparente, ma non dappertutto, conferisce al premio tutta la sua singolarità. La lavorazione “givré”, le inclusioni, le fratture naturali, l’effetto opaco bianco che caratterizzano il materiale naturale della gemma sono indicatori dell’atmosfera del film vincitore e del suo regista, che può essere limpido, glaciale, nebuloso, che può dividere, essere torbido o lungimirante…”.

Ma dal 2014 è arrivato il momento per Chopard di concretizzare il proprio impegno nel progetto The Journey to Sustainable Luxury, creato da Livia Firth, con la realizzazione della prima Palma in oro Fairmined: “Sono lieta e orgogliosa che la Palma d’Oro che ho disegnato diciassette anni fa, questo simbolo così forte, noto e riconosciuto nel mondo intero, possa oggi beneficiare di un oro tracciabile, estratto nel rispetto degli uomini e dell’ambiente”, afferma Caroline Scheufele. Thierry Frémaux ne è felice: “Il Festival di Cannes non è un evento fuori dal mondo. Dietro il tappeto rosso, il glamour e la passione esclusiva del cinema, ci sono le nostre vite. La questione dello sviluppo sostenibile è al centro delle nostre preoccupazioni. L’idea di Chopard di affrontare questo discorso creando gioielli etici e ricorrendo all’oro “Fairmined” per la Palma è fondamentale. Siamo orgogliosi e felici della posizione presa dal nostro partner e dei suoi profondi convincimenti”.

E così, dalla Green Carpet Collection nasce la nuova capsule collection, facente parte della Red Carpet Collection di quest’anno. Protagonisti: un orologio gioiello, un grosso pendente, un anello e orecchini realizzati con oro bianco Fairmined 18 ct e diamanti taglio marquise, provenienti da un’azienda certificata RJC, realizzati con un design che rievoca le foglie ed il gambo della palma, terminando, naturalmente, con l’iconica forma a cuore.