“Trasmettere italianità è investire anche sul territorio, per promuovere la qualità del made in Italy all’estero”, ha spiegato Marco Baldassari, amministratore delegato e direttore creativo delle collezioni uomo, a proposito delle nuove aperture di Eleventy. Nato nel 2007 e pioniere di un nuovo concetto di lusso responsabile, nel 2015 il brand ha visto un incremento del fatturato del 23% con una previsione per il 2016 del 35%, pari circa a 20 milioni di euro. Una crescita che premia la scelta dell’azienda di puntare sull’outsourcing, facendo riferimento alle eccellenze italiane e privilegiando la formazione di un network di 94 piccole imprese, rispetto alla verticalità della produzione e che ha permesso l’apertura di ben 17 monomarca in soli 9 anni. 8 in Italia, 6 in Corea, 2 in Austria e 1 in Francia, a cui si aggiungono lo store dedicato alla linea maschile di Dornbirn in Austria e i 250 metri quadrati, aperti in collaborazione con la storica azienda Claudio Miceli e affacciati sul centralissimo corso Italia di Catania con capi uomo e donna, disegnata quest’ultima da Paolo Zuntini, co-fondatore e ceo di Eleventy. Progettate dallo studio P+F Parisotto+Formenton Architetti, entrambe le boutique si caratterizzano per i toni caldi e l’uso del rovere naturale con accenti di ottone. A dare un tocco in più, le poltrone Grillo di P+F e alcuni dipinti, appositamente concepiti per Eleventy, dall’artista italiana Elisabetta Vignato.
