Intervista a Gretel Zanotti: quando la moda diventa un viaggio introspettivo

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Sentendola parlare si stenterebbe a credere che ha solo 23 anni, eppure uno dei tanti aspetti che incuriosice di Gretel Zanotti, stilista e fondatrice nel 2015 del brand che porta il suo nome, è proprio quella sua capacità di conquistare con perizia e talento eccezionali l’occhio, ma soprattutto il sentimento e la sensibilità dell’osservatore. Esattamente come se ci si trovasse di fronte ad un’opera d’arte. E in effetti è dal mondo dell’arte che è iniziata la storia di Gretel, ed è lì che sarebbe dovuta proseguire, ma a volte, e questa giovane ventitreenne bergamasca lo insegna, vale la pena rivoluzionare il proprio presente per inseguire i propri sogni all’insegna di un indimenticabile futuro.

Conosciamoci meglio: ti va di raccontarci chi è Gretel Zanotti e come ha deciso di intraprendere questa carriera?

Nata l’8 settembre 1994 in provincia di Bergamo, e diplomata all’Istituto d’Arte, ho frequentato il corso triennale di Fashion Design all’Istituto Marangoni di Milano, per poi accettare la sfida, a soli 20 anni, di creare il mio marchio di moda femminile. Sono una ragazza determinata, semplice e trasparente. Nelle mie creazioni ci sono io, ci sono le emozioni che vivo. Chi è Gretel Zanotti emerge dalle mie collezioni e dalla donna che voglio rappresentare. Vesto una donna di carattere, sicura di sé ma consapevole anche delle proprie timidezze e fragilità, che supera con eleganza e con determinata sensualità. Una Donna di classe che sa sedurre senza doversi scoprire troppo, vera, pratica, in continuo movimento e attenta alla cura del dettaglio. Il mio percorso di studi era tutto indirizzato verso l’arte e la sua storia. Una sera discutendo in famiglia fui incoraggiata a mollare tutto per vivere il mio vero sogno, la moda.

 Molti dei tuoi abiti sembrano, per l’appunto, dei quadri da indossare. Prendi ispirazione spesso e volentieri dai dipinti di pittori famosi se non erro e, non a caso, il tuo sogno inizialmente era quello di diventare una restauratrice di dipinti. Mi confermi?

L’arte è la mia più grande passione. Inizialmente, durante i primi due anni di scuola ero fermamente convinta di voler diventare una restauratrice di opere d’arte, col passare degli anni però i miei gusti sono cambiati, sentivo il bisogno di creare qualcosa di mio, di dare sfogo ai miei sentimenti e alle mie fragilità.
Mi piace approfondire e studiare i grandi artisti del passato, trovo che siano di grande insegnamento, ogni mia collezione affronta un’artista diverso, il mio è un omaggio alla storia dell’arte.

Un aspetto a cui fai spesso riferimento nel creare le tue collezioni, e la SS 2017 ne è un’ulteriore conferma, è la ricerca del proprio “io” più intimo e nascosto. Dove nasce la volontà di intraprendere questo “viaggio” introspettivo?

La Spring/Summer 2017 è una collezione alla quale sono legata particolarmente. Ho riportato su carta e stoffa la mia anima vera e propria. In ogni mia collezione la mia vera fonte d’ispirazione è l’emozione che sto vivendo in quel momento. Il viaggio introspettivo è nato dal bisogno di volere esternare i miei conflitti interiori e tutto ciò che mi faceva soffrire in quel periodo, per riemergere in seguito purificata e libera di non dovermi più nascondere dietro ad un velo.

A tal proposito, come hai deciso di sviluppare la nuova collezione primavera/estate 2017?

Sono riuscita a suddividere razionalmente il mio viaggio introspettivo in tre fasi alchemiche di costruzione del mio io. Fase 1: Io e il mondo esterno. Non sono mai stata una persona estroversa, fatico a lasciarmi andare, ad aprirmi con chi mi circonda, sono molto selettiva. Ho deciso quindi di creare delle donne vestali, donne che si proteggono dietro uno strato leggero di velo, capace di non far trasparire troppo di sé stesse, di mantenere quell’aura di mistero che incuriosisce chi le circonda. Fase 2: descrivo ciò che si cela dietro questo leggero strato di velo, tutti noi abbiamo un passato, esperienze di vita che ci hanno fatto provare dolore e che celiamo e proteggiamo dal mondo esterno. È come la sensazione di annegare in un oceano buio e torbido. È il lato più oscuro di noi stesse. Fase 3: i viaggi introspettivi servano per accettare il nostro passato ed essere capaci riemergere, di amare il presente, di essere grati, di non nascondersi più. Al termine di questo percorso ne esci purificata e leggera come se stessi volando. Per ricollegarci invece al discorso di prima, l’opera d’arte a cui mi sono ispirata è “L’Estasi di Santa Teresa” del Bernini, uno sguardo che trasforma il dolore in piacere, un profondo appagamento.

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Federica Pellegrini è uno dei volti italiani che scelgono di indossare i tuoi abiti. Ciò che più attrae, a colpo d’occhio, guardando il vestito da lei indossato sulla copertina di un noto settimanale, oltre alle forme e ai tagli innovativi, è la luminosità del tessuto, molto prestigioso. Quali tessuti adoperi solitamente?

Sono una grande amante del bello oggettivo, di conseguenza per le mie clienti propongo il meglio che c’è sul mercato. Collaboro con le migliori aziende tessili italiane, nelle mie collezioni potete trovare molte tipologie di purissima seta, di lane vergini pregiate e di cashmere di altissima qualità. La ricerca di un buon tessuto è fondamentale, rende qualsiasi capo una coccola per il tuo corpo, di conseguenza porta benessere a chi lo indossa.

Naturalmente è tutto made in Italy, o meglio, made in Brescia.

Il marchio Gretel Zanotti è totalmente Made in Italy, il fattore “italianità” è fondamentale per la nostra azienda. È indiscutibile la qualità degli artigiani e dei materiali italiani, considerata l’eccellenza nel mondo della moda. Amo la mia terra e tutto ciò che quotidianamente mi trasmette. L’Italia è una fonte inesauribile di ispirazione, un luogo di grandezza ed eleganza, dove l’importanza dello stile permea ogni aspetto della vita.

Se dovessi scegliere di collaborare con un designer famoso italiano o straniero chi sceglieresti?

Poter collaborare con uno stilista già affermato sarebbe per me un onore a prescindere. Ammetto, però, di essere innamorata degli stilisti d’alta moda, quindi sceglierei Giambattista Valli come stilista italiano e Ralph & Russo (Tamara Ralph e Michael Russo) come stilisti stranieri.

Dove si possono acquistare i tuoi abiti?

Il mio prodotto è già distribuito in alcune boutique sul territorio nazionale ed è acquistabile sulla piattaforma e-commerce. Al momento possiedo un negozio monomarca a Desenzano del Garda, nella Galleria Barchetta, dove è collocato anche l’Atelier dedicato al made to measure. Ma, ancora più importante, e questa è una notizia che vi comunico in anteprima, per settembre è prevista l’apertura del mio primo monomarca nel quadrilatero della moda, a Milano, esattamente nella parallela di via Montenapoleone, al civico 24 di Via Bigli.

www.gretelz.com

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