(Guarda l’intervista dello stilista su CM Channel: http://cmchannel.com/site/it/2017/07/gabriele-pasini-vi-porto-a-la-habana/)
L’ispirazione parte da “Los caballeros de La Habana”, con l’intera storia della loro vita ben visibile sui volti impassibili, ma cordiali, impeccabili nei loro completi privi di tempo e colorati, seduti a conversare in totale relax osservando, senza scomporsi troppo, qualche giovane gentleman britannico, non meno elegante, che vaga per le strade della capitale cubana. E questo scenario appare più chiaro guardando il tableau che lo stilista ha portato in Fortezza da Basso durante la 92esima edizione di Pitti Uomo: un insieme di preziosi collage composti da annotazioni, pezzi di tessuto e schizzi e da cui nascono i look della nuova stagione estiva, dove appare più che chiaro la passionale ossessione dello stilista nei confronti della sperimentazione e dell’innovazione di linee e volumi, ampiezze e lunghezze. Il focus, come in ogni collezione firmata Gabriele Pasini, resta sempre la giacca, ben proporzionate al busto, dalle spalle che cadono morbide, dai rever ben visibili ed importanti. I pantaloni, invece, scendono ben dritti e al punto vita presentano una pince in doppio. Tra i tessuti vediamo protagoniste lane fresche per giacche e completi, così come lini e cotoni, cashmere senza peso e tessuti giapponesi da camiceria; e poi, popeline e Oxford per le camicie, pura seta lavorata a jaquard per le cravatte. Il tutto proposto con una palette cromatica che gioca sui blu (notte, navy, royal, china), sul bianco, sul fango, sui marroni, sui verdi e sul rosso mattone/ruggine. Immancabile, in ognuno di questi casi, un dettaglio d’eccezione, segno distintivo dello stile firmato Gabriele Pasini, il teschio scolpito di profilo, pensato come spilla per impreziosire il rever oppure come ferma-cravatta, simbolo, al contrario di quello che si possa pensare, di uno sguardo attento, concentrato, umano, che osserva e vuole vedere oltre, mira lontano.
