Moda. L’Italia fa scuola

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“Moda. L’Italia fa scuola”. Si è voluto identificare così l’incontro internazionale avvenuto ieri, martedì 8 maggio, organizzato dal Centro di Firenze per La Moda Italiana con l’obiettivo di affrontare il tema della Formazione della Moda in Italia. Aspetto fondamentale per la moda contemporanea e per il sistema Moda Italiano. Ma se è vero che in questo campo “L’Italia fa scuola” è altrettanto vero che mancano una serie di strumenti di promozione organica per la filiera dell’Alta Formazione. Un settore, quest’ultimo, che attualmente rappresenta il 10% del mercato globale della Fashion Education, che vale 75 milioni di euro e che negli ultimi quattro anni ha registrato una crescita del 9%, secondo Deloitte Italia (ottobre 2017). Le sue potenzialità perciò sono enormi. A discutere di questo e di altri temi generali come della diversità dell’organizzazione dell’offerta formativa nei Paesi del mondo, dei legami con il sistema industriale e con quello della comunicazione, delle opportunità locali e globali che si aprono per gli studenti e dei sistemi internazionali di ranking, il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa, insieme a Sara Kozlowski, Director of Education and Professional Development CFDA, e Martyn Roberts, Managing&Creative Director della Graduate Fashion Week.

Tra i punti chiave dell’incontro, poi, un focus specifico sull’Italia, in cui sono stati affrontati temi a cui “White Book. Imparare la moda in Italia” (Marsilio, 2017), libro nato dal lavoro che la Commissione Formazione coordinata dal Centro di Firenze per La Moda Italiana ha svolto all’interno del Tavolo Moda e Accessorio (istituito nel gennaio 2016 presso il Ministero dello Sviluppo Economico), si dedica a 360° come: i cambiamenti strutturali che fanno nascere nuovi profili professionali, le difficoltà burocratiche che penalizzano l’attrattività all’estero del nostro sistema formativo, le nuove strategie per la promozione di questo importante settore e le grandi sfide che la Formazione di Moda ha di fronte oggi nel nostro Paese. Dibattito in cui sono intervenute personalità come Andrea Cavicchi, Presidente del CFMI, Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea in design della moda e arti multimediali dell’Università Iuav di Venezia e curatrice di White Book, Marco Ricchetti, consulente di Blumine srl e autore di uno dei testi del libro, e Giovanni Battista Vecchi, consulente di Ernst Young.

L’incontro si è concluso con l’obiettivo comune di sensibilizzare il futuro Governo del Paese e l’opinione pubblica più attenta ai temi più rilevanti per il settore. Progetto sviluppato attraverso il Manifesto per l’Alta Formazione in Italia che intende analizzare i punti più critici per chi fa oggigiorno Formazione di Moda in italia e che sarà il punto di partenza per i prossimi eventi sulla formazione organizzati dal CFMI.