(Guarda l’intervista di Sofia Ciucchi su cmchannel.com: http://cmchannel.com/site/it/2018/01/il-bisonte-a-km-30/)
Azienda storica fiorentina fondata da Wanny Di Filippo nel 1970, Il Bisonte rappresenta da sempre uno dei migliori interpreti del saper fare italiano. Con le sue collezioni di pelletteria, che spaziano da borse a portafogli, da agende a cinture, per citare qualche esempio, e che oggi hanno portato il marchio toscano ad una crescita esponenziale, data anche dalla nomina un anno fa del nuovo AD Sofia Ciucchi e dal fondo di investimento Palamon Capital Partners. Tra i progetti in divenire, infatti, l’inaugurazione di un pop-up store temporaneo, della durata di sei mesi, a Parigi, in rue Saint Roch, preceduta dalla recente apertura del flagship store a Milano. Con la previsione, inoltre, di aprire una boutique diretta a Hong Kong e l’ipotesi dell’inaugurazione di un altro punto vendita a Londra. Fino al raggiungimento del mercato USA, dove Il Bisonte ha intenzione di aprire un negozio nella città di New York ed uno nella West Coast. Tra le grandi novità di Pitti, invece, l’inaugurazione dei nuovi uffici e del nuovo showroom all’interno di Palazzo Corsini a Firenze, location che durante la “kermesse della moda” ha ospitato il grande evento denominato “Il Bisonte a KM 30“. Occasione per interpretare artisticamente la sua filiera di artigiani e le unicità gastronomiche del suo territorio con un cocktail celebrativo accompagnato dalla video-installazione ad opera di Felice Limosani, concepita attorno al rapporto tra cibo e moda, tra slow food e slow fashion. In quanto a prodotto, invece, tra i key pieces “in mostra” presso lo stand alcune delle grandi icone degli anni Settanta come la borsa zaino “Maremmana”, la piccola baguette degli anni Novanta e la sacca Mezzaluna anni ’80. Insieme a tanti nuovi modelli dallo spirito gipsy, filo conduttore di tutta la collezione che, per il prossimo A/I 2018-19, presenta una serie di nuovi materiali come la pelle di bufalo e lo shearling al fine di offrire al proprio cliente nuove interessanti esplorazioni tattili.
Modello “Maremmana”
