Salvatore Ferragamo celebra il 150esimo Anniversario di Firenze

Via alle celebrazioni del 150esimo Anniversario di Firenze Capitale del Regno d’Italia. Quello che è considerato e riconosciuto in tutto il mondo come il cuore per eccellenza dell’arte e dell’architettura sarà celebrato in modo speciale da uno dei protagonisti della storia di questa città: Salvatore Ferragamo, che renderà omaggio ad uno dei migliori esempi di architettura medioevale a Firenze, Palazzo Spini Feroni, attraverso una favolosa retrospettiva. Quella che rappresenta la sede dell’Azienda dal 1938 e il celebre Museo dal 1995, è pronta ad accogliere dall’8 maggio al 3 aprile 2016 la mostra Un palazzo e la città: un percorso architettonico e storico progettato dallo scenografo Maurizio Balò che, avvalendosi di inestimabili documenti e opere d’arte provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, darà vita ad un allestimento, assicurano Stefania Ricci e Riccardo Spinelli (curatori della mostra), di grande coinvolgimento. Complice, inevitabilmente, il prestigio che dal 1289 regna sovrano nel Palazzo. La sua storia ha inizio con il ricco mercante e politico Geri Spini, primo ufficiale proprietario.  Successivamente fu ampliato, rimaneggiato e nel 1674 passò nelle mani del marchese Francesco Antonio Feroni. Venne ridecorato grazie a stucchi, frutto della maestria di Giovan Battista Foggini e Lorenzo Merlini e nel 1832 fu venduto agli Hombert, che decisero di utilizzarlo come sede per aprire un hotel, l’Hotel de l’Europe. Nel 1846 il Comune lo acquistò e lo adibì come sede ufficiale durante gli anni di Firenze Capitale, dal 1865 al 1871. Assunse la funzione, inoltre, di seconda sede del Gabinetto Vieusseux, di biblioteca e centro culturale. Fu di proprietà del Comune fino al 1881 quando venne messo in vendita e acquistato dalla Cassa di Risparmio di Firenze. Ma è il 1938, l’anno in cui Palazzo Spini Feroni passò esclusivamente nelle mani di Salvatore Ferragamo, che lo fece diventare sin da subito sua casa madre e principale boutique dove poter creare le proprie collezioni; un oggetto del desiderio da far proprio e monsieur Ferragamo lo sapeva ancor prima che gli appartenesse. La sua autobiografia rivela questa dichiarazione: “Già molto tempo prima di trasferirmi a Palazzo Spini Feroni amavo questo edificio e lo consideravo uno dei più belli di tutta Firenze”.