Marion Cotillard disegna il nuovo gioiello di Chopard

Fu la prima ad indossare i gioielli della collezione Green Carpet di Chopard, durante un Festival di molti anni fa e, se negli ultimi anni Marion Cotillard ha continuato a dimostrare di essere la perfetta portavoce di questa iniziativa ecosostenibile (nata nel 2013 da Caroline Scheufele e Livia Firth, direttrice artistica di Eco-Age e fondatrice del Green Carpet Challenge) ora lo è ancora di più, diventandone la protagonista. L’attrice e doppiatrice francese, premio Oscar e vincitrice del Trofeo Chopard, ha disegnato un pezzo unico che sarà presentato dalla maison in occasione del prossimo Festival di Cannes: un gioiello da mano d’ispirazione Art Déco, composto da un braccialetto a più giri con diamanti e opali, collegato tramite una catenella, anch’essa incastonata di opali e diamanti, ad un anello impreziosito da un opale da 8,6 carati. Tutti gli opali sono stati estratti in modo sostenibile in Australia. Non solo, Caroline e Marion stanno già collaborando alla creazione di un altro gioiello, un collier che, come il gioiello da mano, si ispira all’Art Déco. Se per Marion Cotillard è un’opportunità per mettere in pratica la propria raffinata creatività in un percorso mirato al raggiungimento di un lusso sostenibile, The Journey to Sustainable luxury, per Chopard è l’occasione per introdurre una nuova pietra nella sua Green Carpet collection che, fino ad ora ha visto protagonisti solo diamanti. Si tratta di un tipo di opale nero iridescente, unico per lucentezza e riflessi cromatici, proveniente dall’Outback australiano. A “gestire” questa miniera di opali è Aurora Gems, impresa famigliare attiva dal 1962, a capo di cui c’è la famiglia Hatcher, impegnata a garantire in proprio l’estrazione, la lucidatura e la vendita degli opali neri, senza intermediazione e garantendo una tracciabilità totale.

Inevitabile, quindi, una collaborazione con la maison Chopard, prima azienda del settore dell’orologeria e gioielleria di lusso ad aiutare le comunità di minatori a conseguire la certificazione Fairmined, assicurando loro un livello di sicurezza sociale, con accesso all’istruzione e alla formazione, proteggendone al contempo risorse naturali e habitat; così come con Marion Cotillard, sempre presente, da tanti anni, a salvaguardare il pianeta al fianco di Greenpeace, con cui partecipa a diverse missioni: in Congo nell’estate 2010, per denunciare lo sfruttamento della prima foresta tropicale africana e a Manila, nel febbraio 2015, invitata da François Hollande in persona per far parte della delegazione presidenziale. Tema della discussione: il riscaldamento globale. A breve sul red carpet, invece, l’ennesima dimostrazione di quanto lusso, bellezza e sostenibilità possano costituire un unico comune denominatore.