La P/E 2016 di Moschino a Pitti Uomo 88

Firenze in fermento! Per la prima volta a Pitti, Jeremy Scott presenta per Moschino la collezione uomo P/E 2016 come un forte contrasto tra passato e futuro dove il punto di incontro è oggi.

Come?

Prendete Valentino Rossi che incontra Fred Astaire, mixate scene di Staying Alive con quelle di 2001: Odissea nello Spazio, aggiungete qualcosa di Jimi Hendrix, un pochino di Prince, un pizzico di Luigi XVI – e un sacco di Scott.

Iconografici riferimenti con in comune una passione per una gioiosa ostentazione resa ancor più amplificata dall’elegante rifiuto di Scott di riconoscere le categorie che codificano l’abbigliamento maschile. Non esiste il formale o l’informale, semplicemente non banale. Pensate ai loghi degli sponsor stilizzati ed indossati dai campioni della Moto GP. Accostate questa immagine con quella di un frac. Quindi portatelo indietro, nell’era pre-industriale, alla sfacciata decadenza dei volant e del chiasso dell’abbigliamento maschile del 18esimo secolo. Includete il tessuto broccato, a righine bianche e rosse, e i fumetti. Poi soffermatevi giusto un minuto sulle silhouettes streetwear.

Nel 2016 non c’è niente che possa impedirti di indossare quello che ti piace, se esiste. Qui non si tratta di dettagli, di una tasca, o di una cucitura o dell’altezza di un risvolto. E’ Moschino, Baby.